L’oceano svolge un ruolo centrale nella regolazione del clima (assorbe circa un terzo della CO2 prodotta dalle attività antropiche) e, culla di una straordinaria biodiversità, costituisce al contempo nutrimento e motore economico. Eppure, gli abissi rimangono in gran parte inesplorati, a causa delle attuali barriere tecnologiche che rendono la comunicazione e il monitoraggio dell’ambiente marino nettamente più complesse e dispendiose rispetto alla terra ferma. A cambiare lo status quo ci sta pensando la società deep tech italiana WSense, eccellenza internazionale nella frontiera dell’Internet of Underwater Things (IoUT).
underwater things
WSense, wi-fi sottomarino per la sostenibilità di oceani e pianeta
La scale-up guidata da Chiara Petrioli sviluppa sistemi di monitoraggio e comunicazione subacquea wireless con un’affidabilità e una scalabilità senza precedenti
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