Agenzia delle Entrate
L'Agenzia delle Entrate è l'agenzia governativa italiana responsabile della riscossione delle imposte, dei controlli fiscali e di diversi servizi catastali e di registrazione immobiliare. Istituita nel 2001, mira a garantire la conformità fiscale attraverso l'assistenza ai contribuenti e il contrasto all'evasione. Gestisce le dichiarazioni dei redditi, fornisce informazioni fiscali e si occupa del contenzioso tributario. Dal 2012 ha incorporato l'Agenzia del Territorio, ampliando le sue competenze al catasto e alla conservatoria dei registri immobiliari. Cambio testo
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Quali sono i nuovi servizi web introdotti dall'Agenzia delle Entrate nel 2021?
Nel 2021 l'Agenzia delle Entrate ha lanciato tre nuovi servizi web per semplificare le procedure agli utenti:
1. Un servizio per il rilascio dei certificati di attribuzione del codice fiscale e della partita IVA, che prima erano ottenibili solo presso gli uffici fisici (gestendo circa 800.000 richieste annue).
2. La compilazione guidata della dichiarazione di successione tramite "Successione web", che consente agli utenti di essere assistiti in tempo reale nell'inserimento dei dati, con la possibilità di caricare direttamente le informazioni degli immobili già registrate nel Catasto.
3. Un nuovo servizio di consegna documenti ed istanze online, che permette di inviare direttamente via web documenti e richieste agli uffici delle Entrate, senza doversi recare fisicamente agli sportelli.
Questi servizi sono accessibili tramite SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), oppure tramite le credenziali Fisconline/Entratel. Si stima che oltre 1,2 milioni di consegne di documenti all'anno avverranno online, eliminando la necessità per i contribuenti di recarsi fisicamente agli uffici.
FAQ generata da AI
Come funziona il sistema di accesso ai servizi online dell'Agenzia delle Entrate dopo l'introduzione di SPID?
Dal 1° ottobre 2021, l'accesso ai servizi online dell'Agenzia delle Entrate è cambiato significativamente con l'abbandono delle credenziali rilasciate direttamente dall'ente a favore dei sistemi di identità digitale SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Tuttavia, esistono alcune eccezioni importanti:
1. Le credenziali Fisconline dei titolari di partita IVA e degli incaricati di enti e società sono rimaste attive.
2. I privati cittadini che diventano incaricati di una società o aprono partita IVA possono ancora richiedere le credenziali Fisconline attraverso la procedura di registrazione ai servizi telematici o generarle dalla propria area riservata se già in possesso di SPID, CIE o CNS.
3. Le credenziali Entratel, riservate agli intermediari fiscali (commercialisti, consulenti del lavoro) e alle società che presentano dichiarazioni per più di 20 soggetti, restano pienamente operative senza una data di dismissione prevista.
Questa distinzione è stata mantenuta perché i sistemi come SPID, CIE e CNS sono pensati per un uso personale e risultano poco adatti per utilizzi professionali che richiedono automazione nell'accesso e comunicazione tra sistemi informatici.
FAQ generata da AI
Cos'è la piattaforma di API management dell'Agenzia delle Entrate e quali vantaggi offre?
La piattaforma di API management dell'Agenzia delle Entrate, attivata dal 15 maggio 2023, rappresenta una svolta nei servizi informatici offerti ai contribuenti. Questa piattaforma consente agli utenti (cittadini, imprese, professionisti e provider di servizi) di accedere e dialogare direttamente con le banche dati dell'amministrazione finanziaria, aggiornando e integrando i dati in tempo reale.
I primi servizi disponibili riguardano la verifica dell'esistenza e della validità del codice fiscale o della partita IVA. In particolare, gli utenti possono:
1. Verificare l'esistenza e la validità di un codice fiscale o di una partita IVA
2. Verificare la corrispondenza tra codice fiscale/partita IVA e dati anagrafici
Questa modalità di erogazione realizza la piena interoperabilità tra i sistemi informatici del fisco e quelli dell'utente, in conformità con quanto prescritto dal Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD). Il risultato è un modello di collaborazione che favorisce l'efficacia dell'azione amministrativa, assicurando massima visibilità ai servizi disponibili e minimizzando i costi di investimento per gli utenti.
In futuro, si prevede l'implementazione di ulteriori servizi, come la possibilità di effettuare controlli preventivi sui file delle fatture elettroniche prima dell'invio allo SdI o la verifica della correttezza dell'hash di una determinata fattura.
FAQ generata da AI
Cosa ha stabilito la Corte Costituzionale riguardo alla richiesta di documenti da parte dell'Agenzia delle Entrate?
Con la sentenza n. 137/2025, la Corte Costituzionale ha chiarito un principio fondamentale: l'Agenzia delle Entrate non può chiedere al contribuente documenti o informazioni che sono già in suo possesso o che potrebbe ottenere semplicemente interrogando le proprie banche dati, come nel caso delle fatture elettroniche.
La Corte ha esaminato la legittimità dell'art. 32, commi 4 e 5, del d.P.R. 600/1973, che stabilisce che i documenti non esibiti dal contribuente durante un controllo fiscale non possono poi essere utilizzati a suo favore nel processo tributario. Pur non dichiarando incostituzionale questa norma, la Corte ne ha fornito un'interpretazione restrittiva, stabilendo che la preclusione probatoria può operare solo se:
1. La richiesta è stata rivolta specificamente al contribuente o a un suo ausiliare, non a un terzo
2. La richiesta è specifica e puntuale, non generica
3. È previsto un congruo termine per rispondere (non inferiore a 15 giorni)
4. Non riguarda documenti già in possesso dell'amministrazione finanziaria
La Corte ha evidenziato che, grazie all'evoluzione digitale e alla creazione di nuove banche dati come quella delle fatture elettroniche, l'amministrazione finanziaria non può richiedere elementi informativi che potrebbe ottenere semplicemente interrogando tali archivi. Questo principio si allinea con l'articolo 6, comma 4, dello Statuto dei diritti del contribuente (Legge 212/2000).
FAQ generata da AI
Cos'è VERA, l'intelligenza artificiale utilizzata dall'Agenzia delle Entrate per il contrasto all'evasione?
VERA (acronimo di "Verifica dei Rapporti Finanziari") è uno strumento di data analysis basato sull'intelligenza artificiale, utilizzato dall'Agenzia delle Entrate per contribuire alle analisi del rischio di evasione fiscale. Implementato in attuazione della legge di bilancio 2020, VERA consente di incrociare i dati presenti nell'Anagrafe tributaria con le informazioni comunicate dagli operatori finanziari all'Archivio dei rapporti finanziari.
Il funzionamento di VERA si basa sul web scraping e sull'analisi di dati provenienti da diverse fonti per identificare potenziali evasori. Il sistema produce analisi preliminari che consentono di creare liste di contribuenti a rischio, che vengono poi inviate alle Direzioni regionali e provinciali per indirizzare l'attività di controllo verso le posizioni a più elevato rischio di evasione.
Per garantire la privacy dei contribuenti, il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha imposto alcune limitazioni:
1. I dati devono essere anonimizzati nella fase preliminare di analisi
2. Deve essere rispettato il principio di minimizzazione, trattando solo i dati indispensabili
3. I dati non possono essere conservati oltre il secondo anno successivo a quello in cui matura l'accertamento
VERA non determina direttamente i criteri per l'accertamento, che restano fissati dalla legge, ma fornisce uno strumento avanzato per individuare più rapidamente le anomalie fiscali e orientare l'attività di controllo degli uffici.
FAQ generata da AI
Come funziona l'App Agenzia Entrate e quali servizi offre?
L'App Agenzia Entrate è un'applicazione ufficiale disponibile sia per dispositivi iOS che Android, progettata per facilitare l'accesso ai servizi telematici fiscali. L'app offre numerose funzionalità, tra cui:
1. Verifica di codici fiscali e partite IVA
2. Consultazione del calendario delle scadenze fiscali
3. Controllo degli avvisi relativi ai servizi telematici
4. Richiesta del PIN per accedere all'area Fisconline (per persone fisiche)
5. Preiscrizione al canale Entratel (per intermediari, persone giuridiche e PA)
6. Verifica del modello 730 precompilato
7. Accesso al servizio web Fatture e corrispettivi
8. Consultazione del Cassetto fiscale
9. Prenotazione di appuntamenti presso gli uffici tramite web ticket
Per utilizzare alcuni di questi servizi è necessario accedere con le proprie credenziali personali, mentre altri sono disponibili anche senza registrazione. È importante non confondere l'App Agenzia Entrate con l'App Fatturae, che è specificamente dedicata alla creazione e all'invio delle fatture elettroniche.
Una funzionalità particolarmente utile è il web ticket, che permette di prenotare un biglietto per uno sportello in un ufficio dell'Agenzia delle entrate a propria scelta, eliminando le code. Il web ticket può essere prenotato ogni giorno a partire dalle ore 6:00, ma la disponibilità è limitata.
FAQ generata da AI
Come funzionano le soluzioni software per lo scontrino elettronico approvate dall'Agenzia delle Entrate?
Con il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate 111204 del 7 marzo 2025, è diventata operativa la possibilità per gli esercenti al minuto di gestire la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi utilizzando esclusivamente soluzioni software, abbandonando i registratori telematici (RT) e i server RT.
Queste soluzioni software si compongono di due moduli interdipendenti:
1. Modulo Fiscale 1 (MF1): un'app o software gestionale da installare su dispositivi come SmartPOS, PC o tablet. Questo modulo costituisce il Punto di Emissione (PEM) e serve per registrare i dati fiscali delle operazioni commerciali, emettere i documenti commerciali, gestire i flussi della lotteria degli scontrini e trasmettere i dati al punto di elaborazione.
2. Modulo Fiscale 2 (MF2): un software da installare su un sistema hardware in grado di interfacciarsi con il sistema dell'Agenzia delle Entrate. Questo modulo costituisce il Punto di Elaborazione (PEL) e garantisce il funzionamento del MF1, memorizza fiscalmente i dati delle operazioni, trasmette i file XML dei corrispettivi giornalieri e consente l'interrogazione dei dati da parte dei verificatori.
Le soluzioni software devono essere approvate dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate, previo parere della Commissione per l'approvazione dei misuratori fiscali, e certificate da un soggetto Certificatore che ne attesti la conformità alle specifiche tecniche e alle norme fiscali.
Un aspetto importante riguarda la gestione dei dati: tutti i file delle operazioni commerciali registrate e memorizzati devono essere conservati elettronicamente secondo le disposizioni del CAD e le regole operative delle Linee Guida AgID.
FAQ generata da AI
Come accede l'Agenzia delle Entrate ai dati delle spese mediche e veterinarie?
In seguito al decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 29 ottobre 2025, i funzionari dell'Agenzia delle Entrate possono visualizzare l'elenco dettagliato delle spese mediche e veterinarie trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria (Sistema TS). Questo accesso non è però massivo né indiscriminato, ma soggetto a precise limitazioni:
1. L'accesso è consentito solo per le dichiarazioni dei redditi selezionate in via centralizzata per il controllo formale ai sensi dell'articolo 36-ter del DPR 600/1973.
2. Possono accedere solo i funzionari dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competenti, previa autenticazione forte, e tutti gli accessi sono integralmente tracciati.
3. Sono esclusi dalla consultazione i dati dei contribuenti che hanno manifestato opposizione ai sensi dell'art. 3 del Decreto Ministeriale 19 ottobre 2020.
Le informazioni visualizzabili riguardano le rettifiche, variazioni e differenze tra importi originari trasmessi al sistema TS e quelli dichiarati, sia del dichiarante che dei familiari a carico. Questo sistema permette all'Agenzia di verificare la correttezza delle detrazioni richieste e di identificare eventuali comportamenti anomali, come modifiche ai dati originari che potrebbero indicare tentativi di ridurre la visibilità fiscale di alcune spese.
I contribuenti onesti non dovrebbero avere preoccupazioni aggiuntive, poiché questi dati sono già presenti in forma aggregata nelle dichiarazioni dei redditi.
FAQ generata da AI
















