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L’impegno dell’UE per la sicurezza informatica e la resilienza digitale
L’Unione Europea ha posto la sicurezza informatica e la resilienza digitale tra le sue priorità strategiche nell’ultimo decennio. Ciò si riflette in una serie di iniziative politiche e legislativa volte a rafforzare la cybersecurity in tutti gli Stati membri e a livello continentale.
Nel 2021, nell’ambito del programma “Digital Compass 2030”, la Commissione Europea ha presentato un piano d’azione per accelerare la trasformazione digitale dell’economia e della società europea. Gli obiettivi includono lo sviluppo di competenze digitali, infrastrutture sicure e ad alte prestazioni, la digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici. La strategia mira a rafforzare la sovranità digitale dell’UE attraverso standard e norme condivise.
Sul fronte legislativo, negli ultimi anni l’UE ha varato la direttiva NIS sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, la direttiva NIS 2 per garantire un elevato livello di cybersecurity, il Cybersecurity Act per definire un quadro organico di certificazione della sicurezza ICT. Nel 2022 è stato raggiunto un accordo sul Cyber Resilience Act, che introduce requisiti di sicurezza obbligatori per i produttori di dispositivi connessi.
L’UE promuove inoltre la collaborazione tra pubblico e privato per condividere informazioni sulle minacce, come dimostra il Centro europeo per la competenza industriale, tecnologica e di ricerca sulla cybersecurity. Infine, ingenti risorse di bilancio sono destinate a sostenere gli investimenti nella sicurezza digitale da parte degli Stati membri.
Le strategie delle grandi aziende tech per rafforzare la cybersecurity
Le grandi aziende tecnologiche come Google, Microsoft, Amazon hanno sviluppato programmi e iniziative specifiche per contribuire al rafforzamento della cybersecurity a livello globale e in Europa.
Google ha inaugurato il Safety Engineering Center a Malaga, hub dedicato alla ricerca e sviluppo di soluzioni innovative di sicurezza informatica, in collaborazione con esperti e istituzioni. L’azienda ha inoltre stanziato 10 milioni di dollari per potenziare la formazione in questo campo in Europa, con particolare attenzione allo sviluppo di competenze pratiche a beneficio di università e organizzazioni locali.
Microsoft propone programmi di certificazione professionale per formare nuove figure di esperti, come il Microsoft Cybersecurity Analyst Professional Certificate. I corsi coprono un’ampia gamma di tematiche: dai fondamenti ai concetti più avanzati della protezione informatica.
Amazon Web Services ha avviato una partnership con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale italiana, con l’obiettivo di mettere a disposizione le proprie risorse tecnologiche avanzate per rafforzare la resilienza cyber del paese. AWS fa leva sulla profonda esperienza maturata nel public cloud al servizio dei clienti più esigenti al mondo in termini di sicurezza.
In sintesi, le big tech stanno investendo in modo significativo per sviluppare e condividere competenze specialistiche, soluzioni all’avanguardia, best practice con i governi e il settore privato. La posta in gioco è contribuire a creare un ecosistema digitale più sicuro e resiliente di fronte a minacce sempre più sofisticate.